Pagine

martedì 9 aprile 2013

Rossini "copione" di sè stesso !



      Gioacchino Antonio Rossini (Pesaro, 29 febbraio 1792 – Parigi, 13 novembre 1868)



Il nostro buon Rossini, oggetto di questo post, non rientra  nella categoria di plagiatore di opere altrui, ma fu tuttavia molto più ironico e burlone copiando se stesso, ossia utilizzando delle stesse melodie per opere e testi diversi.Il caso più eclatante è quello dell'overture di Aureliano in Palmira rappresentato a Venezia, 22 maggio 1813 che Rossini utilizzò anche in Elisabetta, Regina d'Inghilterra  rappresentata a Napoli il 4 ottobre 1815, per poi utilizzarla ,sempre la stessa, a Roma il  20 febbraio 1816 nel più celebre Barbiere di Siviglia


Qui di seguito un altro esempio di una melodia riutilizzata tre volte in altrettante opere:

- dal Barbiere di Siviglia, “Cessa di più resistere”


- da Le Nozze di Teti e Peleo, "Aria di Cerere"



- dalla Cenerentola, "Nacqui all’affanno"




Ci si chiede ovviamente: perché mai Rossini abbia riciclato questa melodia per ben tre opere ?
Molto probabilmente  il TEMPO: nel giro di un anno, dal febbraio 1816 al febbraio 1817 Rossini compose il Barbiere di Siviglia(prima rappresentazione: 20 febbraio), La Gazzetta (prima rappresentazione: 26 settembre 1816), l’Otello (prima rappresentazione: 4 dicembre 1816), La Cenerentola (prima rappresentazione: 25 gennaio 1817) e le stesse Nozze di Teti e Peleo. Per risparmiare tempo utilizzò una riuscita e virtuosistica melodia!
(Da http://laselvadiorfeo.wordpress.com/2011/10/03/rossini-copione-di-se-stesso/)

Nessun commento:

Posta un commento